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L'esperto risponde

PROBLEMI GASTRO-INTESTINALI
Chiara C. 01/10/2021 13:51:16
Gentilissima Dottoressa, mi chiamo Chiara C., ho 58 anni e non soffro di patologie particolari se non dei disturbi più comuni a tanti, stress, stanchezza, sonno irregolare. Cerco di fare attività fisica moderata, il tempo a disposizione non è moltissimo quindi faccio almeno due volte a settimana lunghe passeggiate. Di più non riesco, specialmente in questo periodo che non frequento più la palestra per la situazione attuale. So che con l'età il metabolismo cambia rallentando molto e quindi me ne faccio una ragione in qualche modo, ma da un pò di tempo le mie difficoltà di digestione aumentano sempre più. Alle volte non riesco a digerire neanche l'insalata! Cosa potrebbe consigliarmi? Grazie
Gentilissima Si.ra  Chiara, la situazione che mi ha descritto è rappresentativa di una difficile gestione dello stress, condizione che ormai governa la vita di ciascun individuo (ritmi lavorativi sempre più difficoltosi, inquinamento ambientale/acustico/visivo, mancanza di capacità relazionali, ipervigilanza cronica, bassi livelli di resilienza). Il disturbo che lei ha riferito è correlato alla dieta e al suo stile di vita: un'alimentazione iponutriente, la mancanza di un'adeguata integrazione alimentare (necessaria oggi più che mai, per la scarsa qualità dei cibi, la mancata esposizione solare, la perdita di minerali e vitamine durante la cottura dei cibi, ecc.), la sedentarietà o livelli insufficienti di attività fisica (inferiore a 30 minuti per 4 volte a settimana), l'incapacità di adattarsi in modo positivo e funzionale ad eventi stressogeni. Il raggiungimento e il mantenimento di una condizione di benessere e salute ottimale si basano quindi sulla scelta e la messa in pratica quotidiana di un corretto e salutare stile di vita. La nutrizione funzionale comprende un'anamnesi antropometrica per identificare alterazioni della composizione corporea, esami di laboratorio per indagare eventuali insufficienze nutrizionali e squilibri clinici (d-ROM test, BAP test, test genetici, test delle intolleranze alimentari, valutazione della funzionalità surrenalica, vitamina D, PTH, ecc.) e un'anamnesi nutrizionale per esplorare quantità e qualità dei cibi, modalità di composizione dei pasti, frequenza settimanale di consumo dei cibi. Se desidera ulteriori informazioni e chiarimenti non esiti a contattarmi (daniela.giorgetti91@gmail.com).

Cordiali saluti
Dr.ssa Daniela Giorgetti

DISTURBI DEL SONNO
Franca 01/10/2021 09:55:48
Buongiorno Dottoressa,
mi chiamo Franca e ho 48 anni. Sono madre di 2 bambini, faccio l'impiegata e dedico gran parte del mio tempo alla famiglia e al lavoro. E' un lungo periodo che dormo poche ore e male, mi sveglio continuamente e la mattina mi alzo spesso con forti mal di testa e stanchezza ormai cronica. Mi sono rivolta ad un neurologo per aiutarmi a risolvere questo problema. Ho fatto e faccio uso di alcuni farmaci e sinceramente qualche risultato l'ho avuto, ma informandomi ho saputo che anche un'alimentazione corretta può contribuire a risolvere questo problema. Vorrei ridurre l'uso di farmaci perché ho paura che a lungo andare mi possano dare effetti collaterali. Ho letto la scheda di Lucyvet e in base al suo contenuto mi chiedevo anche se potesse essermi utile. Lei cosa mi consiglia?
Gentile Franca, i disturbi del sonno sono un evento piuttosto diffuso nei soggetti che come lei hanno vari impegni da gestire nell'arco della giornata, tra famiglia e lavoro, associabili a stati di ansia inconsapevole, che vanno ad alterare il regolare funzionamento del sistema nervoso autonomo (neurovegetativo). Una persistente attivazione dei circuiti deputati alla reazione di allerta, comporta una perdita del ritmo circadiano (sonno-veglia) responsabile dei disturbi che lei ha riferito. Anche la distribuzione dei pasti e gli orari in cui mangiamo influenzano decisamente la secrezione ciclica di determinati ormoni che hanno un impatto sulla qualità del sonno e di conseguenza sul recupero notturno: l'insulina, il cortisolo, la melatonina, il GH, il testosterone, ecc. In merito a questo problema esiste un approccio nutrizionale mirato a ripristinare un corretto ritmo sonno-veglia. Ho avuto occasione di trattare diversi pazienti con il suo stesso problema e che hanno riscontrato un notevole migliormento dal protocollo consigliato. Se ha interesse ad approfondire l'argomento può scrivermi in privato al seguente indirizzo: daniela.gorgetti91@gmail.com

Da ultimo, in merito alla sua domanda circa il possibile uso di Lucyvet le rispondo di si, cioè l'assunzione di una compressa la sera dopo cena e prima di dormire le potrebbe essere di aiuto. I suoi componenti (fitoterapici), sono in grado di agire sugli stati di ansia, stress, agitazione e di notevole aiuto per il miglioramento della concentrazione e della memoria, della circolazione sanguign e di quella linfatica.

Cordialmente
Dr.ssa Daniela Giorgetti

PROBLEMI ARTICOLARI E ALIMENTAZIONE
Cecilia 01/10/2021 09:02:55
Salve Dottoressa,
mi chiamo Cecilia e ho 63 anni. Soffro di artrosi dell'anca e da qualche tempo mi sto sottoponendo a trattamenti presso un'osteopata per cercare di ridurre i miei problemi ormai cronici.
Durante una delle ultime sedute, l'osteopata mi ha consigliato di rivolgermi anche ad un nutrizionista per una diminuzione del peso.
Ho letto che lei considera una serie di valori prima di consigliare una dieta.
Volevo qualche informazione in più prima di rivolgermi ad un nutrizionista. Quale aiuto potrebbe dare il suo metodo?
Gentile Cecilia, i problemi articolari sono strettamente connessi a processi infiammatori che molto spesso derivano da stili di vita scorretti, sedentarietà, alimentazione non adeguata. In questo contesto si inserisce un approccio integrato che prevede il monitoraggio di vari fattori, tra questi: carenze nutrizionali, entità dell'infiammazione e regolazione del sistema immunitario. Questi parametri sono rilevabili con apposite attezzature. Seguendo un percorso dettagliato volto a riequilibrare l'organismo stimolando i processi fisiologici, si può  raggiungere una condizione di benessere duratura nel tempo.

Cordiali saluti
Dr.ssa Daniela Giorgetti

Differenza tra Nevrase e Nevrase Plus
Roberto A. 24/11/2020 15:19:26
Salve,
ho un pastore tedesco con problemi di deambulazione. Il mio veterinario mi ha consigliato di usare il vostro prodotto Nevrase per aiutarlo a riprendere meglio il movimento che riguarda principalmente gli arti posteriori, come prevedibile ed eventualmente di ripetere l'assunzione al bisogno.
Ho visto che esistono due tipi di Nevrase. Posso sapere qual è la differenza tra Nevrase e Nevrase Plus?

Resto in attesa di un vostro chiarimento al riguardo.
Grazie
In risposta alla sua domanda, le precisiamo che i prodotti sono sostanzialmente identici per composizione, la differenza sta nei dosaggi, molto più alti all'interno del Nevrase Plus. Lo scopo di questa differenza è dettato da determinate esigenze: la prima, la necessità di rendere più facile l'assunzione del prodotto da parte dei soggetti più anziani con difficoltà a deglutire (la compressa di Nevrase è più piccola  di quella di Nevrase Plus). La seconda, la necessità di avere a disposizione dosaggi più elevati di alcuni componenti in relazione al caso specifico. Terzo, poiché trattasi di prodotti usati appunto anche in veterinaria con soddisfacenti risposte, si è reso necessario fare tale distinzione poter consentire la somministrazione anche in animali di piccola taglia e quindi con dosaggi più adeguati al loro peso corporeo.

Cordiali saluti.
Med Medalpharma

Nevrase e azione sul dolore
Giulio C. 13/11/2020 14:07:20
Buonasera,
ho 50 anni e pratico attività sportiva a livello amatoriale da molti anni.
Mi chiedevo e quindi chiedo a voi se il vostro prodotto Nevrase Plus è in grado di agire efficacemente sul dolore.

Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
Gentilissimo Sig. Giulio,

la sua domanda ci è stata ripetutamente posta da diverse persone e la ringraziamo perchè ci permette di fare un pò di chiarezza in merito.

Nevrase non agisce direttamente sul dolore ma solo indirettamente. Nel formulare la composizione del Nevrase, abbiamo tenuto conto di un elemento fondamentale: ogni dolore ha una sua origine e in ogni caso il microcircolo risulta compromesso. Indipendentemente poi dall'origine, il dolore è sempre causato dalla comparsa di una infiammazione. Al verificarsi di un evento traumatico, l'integrità dell'endotelio vasale viene compromessa. Ciò determina la fuoriuscita di siero dai vasi che va ad esercitare una compressione sulle terminazioni nervose adiacenti, ad innescare un processo infiammatorio e quindi dolore.

Il prodotto, grazie al mix di sostanze che lo compongono, è in grado di contribuire al ripristino dell'integrotà vasale, contribuire al controllo dell'infiammazione, di stimolare la ripresa del muscolo, traducendo tutto ciò in una minore compressione sulle terminazioni nervose e quindi riduzione dell'infiammazione. E' da quel momento in poi che anche il dolore si riduce.

Siamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento necessario. 
Med Medalpharma

Problemi circolazione sanguigna
Alice P. 05/11/2020 14:57:34
Salve,
ho letto che il vostro prodotto Lucyvet può essere utile anche per le problematiche legate alla menopausa.
Ho 59 anni e 3 anni fa ho avuto problemi cardiologici e respiratori, a causa dei quali oggi sono costretta ad assumere anticoagulanti. La mia domanda è: posso prendere anche il vostro prodotto anche se devo assumere gli anticoagulanti?

Grazie
Buonasera Sig.ra Alice,

Lucyvet è stato studiato per contribuire a migliorare il microcircolo.

Ogni suo componente ha una specifica motivazione di utilizzo, come dimostrato da innumerevoli lavori scientifici pubblicati negli anni da diversi gruppi di studio. Il nostro merito è quello di aver creato una combinazione di tali componenti per dosaggi e sinergia d'azione, in grado di agire a diversi livelli. A titolo precauzionale, consigliamo sempre, per chi assume anticoagulanti, di valutare con il proprio medico l'associazione di Lucyvet ad altri farmaci. Tuttavia, va tenuto presente che la cumarina in esso contenuta, non svolge effetti apprezzabili sui tempi di coagulazione del sangue. La nostra esperienza in campo oculistico infatti, ci permette di affermare che, seppur sotto stretto controllo medico e per determinati periodi di tempo, i pazienti che assumono anticoagulanti per altre patologie, assumono in molti casi anche Lucyvet.

Cordiali saluti.
Med Medalpharma

Allergia
Anna F. 01/10/2020 15:22:07
Buonasera,
ho 41 anni e da molti anni soffro di allergie ricorrenti. Sotto consiglio medico, faccio uso di antistaminici e di cortisone all'occorrenza. Da qualche tempo però, ho rivolto la mia attenzione a cercare di capire meglio se possono esserci alternative all'uso soprattutto del cortisone. Ho sentito molto discutere della quercetina e delle sue proprietà antistaminiche. Ho letto qualche informazione sul vostro prodotto. Nelle allergie ricorrenti, come nel mio caso, posso sostituire il cortisone con la quercetina?

Grazie.
Gentilissima Sig.ra Anna,

la risposta alla sua domanda è no, ma con una necessaria precisazione e distinguo. Come da lei già sottolineato, i numerosi studi condotti sulla quercetina hanno messo più volte in evidenza una sua azione antistaminica naturale, opponendosi al rilascio di dosi eccessive di istamina. Tuttavia, quando la reazione allergica è in corso, ciò sta ad indicare che una quantità importante di istamina è già stata fisiologicamente liberata nell'organismo.

E' vero che la quercetina agisce sugli stessi recettori del cortisone, ma fino a quando in circolo c'è una eccessiva quantità di istamina, la quercetina non riesce ad avere la stessa "forza" d'azione del cortisone. Per questo, in presenza di reazioni allergiche conclamate, si consiglia di seguire il parere del proprio medico sull'uso di cortisonici durante la fase acuta, passando subito dopo all'uso della quercetina, per poter continuare a mantenere nel tempo uno stato di benessere con minori effetti collaterali e senza l'uso di eccessive dosi di cortisone. La quercetina viene consigliata per trattamenti prolungati nel tempo, non presentando effetti collaterali di rilievo neanche con l'assunzione di alti dosaggi. Anzi, l'azione della quercetina è dose/dipendente e da qui la necessità che siano somministrate le quantità idonee al caso specifico.

Cordiali saluti 
Med Medalpharma

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