“Vivere bene è meglio che vivere”, sosteneva Aristotele migliaia di anni fa, quando ancora l’organismo non subiva le conseguenze dovute ad uno scorretto stile di vita e da tutti gli insulti che oggi provengono dal mondo che ci circonda.
La necessità quindi di porre rimedio alle molteplici patologie che possono affliggere l’organismo, ha portato inizialmente l’uomo ad interessarsi della stretta connessione tra proprietà curative dei principi attivi ottenuti dalle piante e le differenti malattie. (Vedi: https://exerens.com>le-piante-medicinali-in-nostro-aiuto)
La successiva nascita della farmacologia, che studia la chimica e le proprietà dei principi attivi, i loro meccanismi d’azione sui vari organi e apparati dell’organismo umano e animale, nonché la posologia ed il corretto impiego terapeutico, ha permesso di individuare altri meccanismi un tempo sconosciuti e molti dei quali ancora poco noti. A volte questi principi attivi possono inibirsi a vicenda (antagonismo), altre volte aumentare la loro azione rispetto al loro impiego singolo, se combinati adeguatamente (sinergia). (Vedi: Fabio Firenzuoli, “Guida all’uso clinico delle piante medicinali”)
Col passare del tempo, a causa degli effetti secondari importanti che l’uso di sostanze chimiche hanno prodotto a danno dell’organismo, l’attenzione dell’individuo si è spostato verso sostanze naturali, che hanno dimostrato profonde proprietà farmacologiche e cliniche e dalle quali sono stati ottenuti prodotti di interesse terapeutico.
La quotidiana necessità dell’individuo è diventata: “Star bene e sentirsi in forma”.
In questo particolare panorama, si è progressivamente assistito all’affermazione della fitoterapia che ha permesso di sviluppare prodotti ottenuti con la combinazione di principi attivi di derivazione naturale, standardizzati e titolati per un’azione farmacologica di successo e in diverse patologie. Si tratta di prodotti largamente utilizzati che richiedono un basso livello di investimento ed un time market estremamente ridotto. (Vedi: F. Capasso, “Impiego razionale delle droghe vegetali)
La fitoterapia però, non deve essere considerata come una medicina priva di rischi solo perché di origine naturale, infatti, non tutto ciò che è naturale è innocuo. Le piante medicinali presentano proprietà terapeutiche importanti, ma anche effetti collaterali, controindicazioni e interferenze con altre cure farmacologiche. Per questo motivo è sempre consigliato consultarsi con il proprio medico, in modo da sfruttare al meglio le potenzialità delle piante medicinali, riducendo i pericoli per la salute.
Numerosi fattori rappresentano oggi seri rischi per il nostro benessere: inquinamento, stress, scorretta alimentazione, fumo, alcol, inadeguati stili di vita, sono elementi che, secondo la letteratura scientifica, contribuiscono al manifestarsi di diverse patologie cardiovascolari, retiniche, diabetiche, del sistema immunitario, allergiche, infiammatorie, virali, edemigene, dolorose. A ciò si deve aggiungere lo stress ossidativo, ossia lo scompenso tra la produzione di molecole reattive ossidanti e l’efficienza delle difese antiossidanti proprie dell’organismo. Quando i livelli di radicali liberi diventano eccessivi e/o le difese antiossidanti cellulari si riducono, si sviluppa un danno ossidativo a vari livelli. Per contrastare l’azione dei radicali liberi, le cellule e l’organismo hanno a disposizione una serie di meccanismi enzimatici e non-enzimatici, che costituiscono le difese antiossidanti endogene. (Vedi: nutridoc.it/articoli/antiossidanti)
La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nel mantenere queste difese. Con gli alimenti infatti, si assumono micronutrienti in grado di stimolare la sintesi e la funzione del sistema antiossidante endogeno. Laddove la dieta non riesce a colmare le carenze fisiologiche dell’organismo, interviene in soccorso l’assunzione di integratori alimentari, per agire con medicamenti adeguati a contrastare i processi di invecchiamento e la morte cellulare o apoptosi. (Vedi: epicentro.iss.it/alimentazione/)
L’apoptosi contribuisce all’arresto dell’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive al tessuto interessato favorendo in alcuni casi, reazioni di adattamento anomale e diventando anche lo stimolo chiave per l’induzione della neo-angiogenesi, come ad esempio nella maculopatia caratterizzata dalla progressiva perdita della visione centrale, spesso bilaterale, che limita fortemente la funzione visiva.
In questo ultimo caso infatti, le cellule danneggiate rilasciano mediatori infiammatori e fattori di crescita che stimolano la formazione di neovasi atti a ripristinare il flusso sanguigno alterato. Questi neovasi, più fragili, tendono facilmente a sanguinare e tutto ciò comporta l’instaurarsi di un circolo vizioso, neovaso-emorragia- neovaso, che porta ad un danno permanente del tessuto retinico.
La retina può andare incontro a diversi processi patologici di natura infiammatoria, traumatica, genetica, dismetabolica. Con l’invecchiamento della popolazione questi processi patologici si instaurano in un numero sempre maggiore di individui creando la necessità di cure appropriate per sostenere la funzionalità visiva. Ad oggi, sono state proposte svariate possibilità terapeutiche, ma in ogni caso le terapie per via orale con antiossidanti sono generalmente considerate utili a sostenere la microcircolazione ed il corretto metabolismo delle cellule retiniche.
Altrettanto importanti per il buon funzionamento visivo sono alcuni composti chimici e fitochimici come: ginkgo biloba, quercetina, biancospino, esperidina, acido lipoico, meliloto, rusco, che possono contribuire a trattare e ridurre il rischio di degenerazione retinica.
Una categoria di sostanze naturali con significative attività terapeutiche è quella rappresentata dai flavonoidi, che sono un gruppo di pigmenti vegetali responsabili in gran parte del colore di molti frutti e fiori. Numerose ricerche, suggeriscono che essi possono essere utili nel trattamento e nella prevenzione di molte patologie. (Vedi: mypersonaltrainer.it/integratori/flavonoidi)
Il capostipite dei flavonoidi è la quercetina che agisce da spina dorsale per altri flavonoidi e molte piante medicinali devono gran parte della loro attività all’elevato contenuto di questa sostanza.
I flavonoidi sono stati definiti come “modificatori della risposta biologica della natura” grazie alla loro capacità di modificare la reazione dell’organismo ad altri composti come allergeni, virus, carcinogeni. Ciò è evidenziato dalle loro proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, antivirali e anticarcinogeniche. I flavonoidi agiscono inoltre da potente antiossidante tramite una significativa protezione contro il danno ossidativo e da radicali liberi.
Anche l’infiammazione è di fatto una normale reazione protettiva ad una lesione causata da un trauma fisico, da prodotti chimici nocivi, da agenti microbiologici, dai processi lesivi dovuti all’età. (Vedi: saperesalute.it/infiammazione)
Clinicamente, l’infiammazione presenta delle manifestazioni caratteristiche riconducibili a iniziale presenza di eritema corrispondente a rossore e rilascio di istamina, comparsa di dolore derivante da pressione sulle strutture nervose, calore, accumulo di liquidi con comparsa di edema.
L’acutizzarsi di tutti questi sintomi per lunghi periodi di tempo, può comportare importanti effetti sullo stato fisiopatologico dell’individuo e, se riguardanti gli arti inferiori e superiori, anche notevoli difficoltà di movimento.
Quando ad essere colpiti sono le parti dell’organismo deputate al movimento, i prodotti generalmente usati per aggredire la patologia sono costituiti da FANS (Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei), analgesici, corticosteroidi, antireumatici, ecc. Prodotti che legano e neutralizzano il TNF (Fattore di Necrosi Tumorale). Tutti questi prodotti però causano pesanti effetti collaterali se usati per lunghi periodi di tempo e spesso accade che ricorrendo a questi presidi, viene tralasciato l’uso di altre strade come la fitoterapia, che potrebbero risolvere o migliorare il quadro clinico senza produrre i medesimi effetti collaterali.
In presenza di difficoltà legate al movimento, usatissimi invece sono i presidi fisioterapici, le terme, le correnti elettriche, i campi magnetici.
La vita degli esseri umani è in gran parte sotto il controllo di cellule nervose che non obbediscono alla volontà.
È importante considerare che il sistema nervoso collega tutti gli organi con la sua fitta rete di cellule e terminazioni nervose. Gli altri due sistemi di collegamento sono il sistema circolatorio con il cuore, i vasi e le arterie e il sistema linfatico, a sua volta strettamente legato al sistema immunitario. Questi due ultimi sistemi poi presiedono alla difesa dalle malattie.
Un antinfiammatorio naturale che protegge e favorisce la ripresa della funzionalità nervosa è Nevrase Plus (Nevrase con dosaggi ridotti). In questo prodotto l’associazione quercetina - acido lipoico consente di ottenere risultati apprezzabili in tutti quei casi in cui è compromessa la funzionalità del nervo dovuta a cause traumatiche, post-chirurgiche, legate all’età. Nevrase Plus va ad agire anche sull’integrità dell’endotelio sia delle arterie sia delle vene e quindi sugli edemi conseguenti a tale stato fisiologico.
La quercetina, presente anche ad elevato dosaggio in Nevrase Plus, è poi un forte inibitore dell’aldoso reduttasi ed è indicata anche nel diabete per la sua capacità di contribuire ad aumentare la secrezione di insulina. La quercetina favorisce il fisiologico controllo dell’enzima aldoso reduttasi, enzima che catalizza la riduzione del glucosio a sorbitolo ed è responsabile delle complicazioni neurologiche e della retinopatia diabetica.
Alla base del buon funzionamento degli organi vi è il buon funzionamento del sistema circolatorio. L’afflusso di sangue deve essere costante, continuo e sufficiente a soddisfare le richieste dai vari tessuti. Il cuore è il propulsore che spinge il sangue in tutti i distretti dell’organismo, senza trascurare se stesso. Il sistema circolatorio è responsabile del trasporto di ossigeno e altri nutrienti a tutte le cellule e della rimozione di anidride carbonica e degli altri prodotti di rifiuto, della difesa immunitaria, del mantenimento dell’equilibrio omeostatico. Con i sistemi linfatico e nervoso, la sua rete complessa raggiunge ogni recondito interstizio del corpo.
Accanto ai vasi sanguigni ci sono poi i vasi linfatici dove scorre la linfa necessaria al trasporto di sostanze nutritive e di rifiuto e di difesa immunologica nonché, di mantenimento dell’ambiente idrico interno e drenaggio dei liquidi presenti in eccesso nei tessuti. Il sistema linfatico può essere definito come la parte specializzata del sistema circolatorio.
L’integrità della circolazione venosa e arteriosa è quindi alla base del regolare funzionamento dell’organismo. Endotel, grazie all’azione sinergica di quercetina, esperidina e ruscus, assume la caratteristica di capillaro-protettore.
In presenza di arrossamenti diversi, della pelle, degli occhi, comparsa di edemi, fragilità vasale, emorragie, Endotel aiuta a ripristinare in breve tempo l’integrità dei vasi.
L’allungarsi poi delle aspettative di vita grazie ai progressi della medicina e alla maggiore cura dell’alimentazione, ha determinato con l’avanzare dell’età o in presenza di patologie croniche, la necessità di migliorare la qualità di vita dell’individuo geriatrico. Lucyvet è particolarmente indicato proprio per contrastare tutti i disturbi legati all’età e soprattutto in tutti quei casi in cui sono presenti difficoltà nel microcircolo con conseguente scarsa irrorazione, ossigenazione e nutrimento dei tessuti circostanti.
Il meccanismo d’azione di questo prodotto si basa su tre punti essenziali:
migliorare la contrattilità cardiaca (effetto inotropo-positivo), senza toccare la frequenza, attraverso l’azione del biancospino, vedi anche i disturbi legati alla menopausa
rendere più fluido il sangue (funzione anti-aggregante) facilitandone il trasporto, vedi ad esempio la presenza di varici, capillari, problemi cognitivi legati all’età
contribuire al miglior funzionamento del sistema linfatico e quindi allo smaltimento dei liquidi in eccesso che possono determinare problematiche quali, gonfiore di gambe e degli arti superiori.
L’inquinamento, i continui cambiamenti climatici, l’uso di sostanze chimiche in agricoltura e negli allevamenti, hanno contribuito negli ultimi decenni a sviluppare nell’uomo diverse forme di allergie non più solo stagionali ma anche ricorrenti nel corso dell’anno e anche alimentari. L’uso comune di antistaminici e cortisone è molto diffuso e ciò ha contribuito all’insorgenza di gravi effetti collaterali specialmente in caso di uso protratto nel tempo.
Per controllare e neutralizzare in modo naturale l’azione negativa dell’istamina, Quercetene Forte trova impiego quale appunto antistaminico naturale, con contemporanea azione antinfiammatoria e antiedemigena. Nelle diverse forme di allergia, dalle riniti allergiche alla ipersensibilità verso certe sostanze, Quercetene Forte consente di sfruttare la caratteristica principale della quercetina, cioè quella di mantenere l’istamina all’interno dei mastociti impedendone la degranulazione e quindi maggiore controllo della manifestazione allergica vera e propria. (Vedi: starbene.it/medicina-a-z/allergia)
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